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Paracetamolo Sandoz Compresse

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Indicazioni terapeutiche

Dolore da lieve a moderato e febbre. Dolore da lieve a moderato associato a osteoartrite dell’anca e del ginocchio.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo ...

Indicazioni terapeutiche

Dolore da lieve a moderato e febbre. Dolore da lieve a moderato associato a osteoartrite dell’anca e del ginocchio.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Principi attivi

Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo Ogni compressa contiene 1000 mg di paracetamolo Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Povidone K–30 (E1201) Amido pre–gelatinizzato (di mais) Sodio amido glicolato (tipo A) Acido stearico (E570)

Posologia

Adulti e bambini sopra i 15 anni 1–2 compresse alla volta, fino a un massimo di 6 compresse nelle 24 ore. Bambini tra i 12 e i 15 anni (40–55 kg di peso corporeo) 1 compressa alla volta, 4–6 compresse nelle 24 ore. Bambini tra i 9 e i 12 anni (33–40 kg di peso corporeo) 1 compressa alla volta, 3–4 compresse nelle 24 ore. L’intervallo di dosaggio minimo deve essere di 4 ore. Pertanto, quando i sintomi del dolore si ripresentano, la somministrazione non può essere ripetuta prima che siano trascorse 4 ore. Pazienti alcolisti Non deve essere superato il dosaggio massimo di 4 compresse nelle 24 ore. Modo di somministrazione Deglutire le compresse con una quantità sufficiente di acqua, oppure scioglierle in una quantità adeguata di acqua, mescolare bene e bere. La somministrazione ripetuta è permessa, in funzione dei sintomi ricorrenti (dolore). Iniziare con mezza compressa (500 mg) e, se necessario, assumere 1 compressa (1000 mg); la dose massima giornaliera è di 4 compresse (4000 mg). L’intervallo di dosaggio minimo deve essere di 4 ore. Pertanto, quando i sintomi del dolore si ripresentano, la somministrazione non può essere ripetuta prima che siano trascorse 4 ore. Da non usare nei bambini sotto i 15 anni. Pazienti alcolisti Non deve essere superato il dosaggio massimo di 2 compresse nelle 24 ore. Modo di somministrazione Deglutire le compresse con una quantità sufficiente di acqua, oppure scioglierle in una quantità adeguata di acqua, mescolare bene e bere. La somministrazione ripetuta è permessa, in funzione dei sintomi ricorrenti (dolore).

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Gli studi epidemiologici sull’uso orale di dosaggi terapeutici di paracetamolo non hanno mostrato effetti nocivi sulla gravidanza né sulla salute del feto/neonato. A dosaggi terapeutici, paracetamolo può essere usato durante la gravidanza. Allattamento Paracetamolo viene escreto in piccole quantità nel latte materno. Nei neonati allattati al seno non è stato dimostrato alcun effetto. Paracetamolo può essere usato per breve tempo durante l’allattamento, purché non vengano superati i dosaggi raccomandati. Nell’uso a più lungo termine deve essere raccomandata cautela.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

L’uso prolungato o frequente non è raccomandato. Si consiglia cautela in caso di compromissione della funzionalità epatica e renale e di alcolismo cronico; in questi casi la dose giornaliera non deve superare i 2 g. La singola somministrazione per diverse volte di una dose superiore alla massima dose giornaliera può nuocere gravemente al fegato. Sebbene non si verifichi alcuno stato di incoscienza, si deve tuttavia consultare immediatamente un medico.

interazioni

Paracetamolo può aumentare in modo considerevole l’emivita di eliminazione di cloramfenicolo. L’uso simultaneo cronico di paracetamolo e zidovudina aumenta la frequenza della neutropenia, probabilmente a causa di una riduzione del metabolismo di zidovudina. L’abuso cronico di alcolici e l’uso di induttori di enzimi epatici, come i barbiturici, provoca un incremento della gravità del sovradosaggio di paracetamolo, dovuto all’aumento e all’accelerazione della formazione di metaboliti tossici.

Effetti indesiderati

Con i dosaggi terapeutici si verificano pochi effetti avversi. Gli eventi avversi sono elencati di seguito, suddivisi per classe sistemico–organica e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico Rara: agranulocitosi (dopo un uso prolungato), porpora trombocitopenica e anemia emolitica Disturbi del sistema immunitario Non comune: reazioni allergiche, in particolare eruzione cutanea, orticaria e febbre Patologie epatobiliari Dosaggi di paracetamolo fino a 7,5 g (nei bambini dosi superiori a 140 mg/kg) possono causare danni al fegato; quantità maggiori provocano una necrosi irreversibile del fegato. Patologie renali e urinarie Molto rara: in un singolo caso, dopo un utilizzo a lunghissimo termine e a dosi elevate, è stata riportata nefrite interstiziale.

Sovradosaggio

Paracetamolo può causare tossicità, in particolare nei pazienti anziani, nei bambini piccoli, nei pazienti con malattia epatica, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica e nei pazienti in trattamento con induttori enzimatici. Il sovradosaggio può essere fatale. Sintomi I sintomi di sovradosaggio di paracetamolo sono nausea, vomito, anoressia, pallore e dolore addominale e in genere si verificano entro le 24 ore successive all’ingestione. Una singola ingestione di 7,5 g o più di paracetamolo negli adulti, o di 140 mg/kg di peso corporeo nei bambini, provoca citolisi epatica, la quale probabilmente causa a sua volta una necrosi completa e irreversibile, con conseguente insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma e alla morte. Allo stesso tempo, insieme alla diminuzione dei livelli di protrombina sono stati riportati aumenti dei livelli delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della lattato deidrogenasi e della bilirubina, che possono manifestarsi da 12 a 48 ore dopo l’ingestione. I sintomi clinici di danno epatico in genere si manifestano dopo 2 giorni e raggiungono un massimo dopo 4–6 giorni. Gestione – Ricovero immediato. – Prima del trattamento del sovradosaggio prelevare immediatamente un campione di sangue, per misurare la concentrazione plasmatica di paracetamolo. – Rimozione rapida del prodotto ingerito mediante lavanda gastrica, seguita dalla somministrazione di carbone attivo (adsorbente) e solfato di sodio (lassativo). – Il trattamento comprende la somministrazione dell’antidoto N–acetilcisteina (NAC), per via endovenosa o per via orale, se possibile prima che siano trascorse 10 ore dall’ingestione. NAC può fornire un certo effetto protettivo anche dopo 10 ore, ma in questi casi va effettuato un trattamento prolungato. – Trattamento sintomatico. All’inizio del trattamento devono essere effettuate analisi della funzionalità epatica, che vanno poi ripetute ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi i livelli delle transaminasi epatiche torneranno alla normalità entro 1 o 2 settimane, con pieno recupero della funzionalità epatica. In casi molto rari sarà necessario il trapianto del fegato.

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DENOMINAZIONE
PARACETAMOLO SANDOZ COMPRESSE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici, analgesici e antipiretici, anilidi.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Eccipienti con effettonoto: ogni compressa contiene fino a 1.87 mg di sodio. Ogni compressacontiene 1000 mg di paracetamolo. Eccipienti con effetto noto: ogni compressa contiene fino a 3.74 mg di sodio. Per l'elenco completo deglieccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Povidone K-30 (E1201), amido pre-gelatinizzato (di mais), sodio amidoglicolato (tipo A), acido stearico (E570).

INDICAZIONI
Paracetamolo Sandoz 500 mg compresse. Dolore da lieve a moderato e febbre. Paracetamolo Sandoz e' indicato per adulti, adolescenti e bambinisopra i 9 anni di eta'. Paracetamolo Sandoz 1000 mg compresse. Doloreda lieve a moderato associato a osteoartrite dell'anca e del ginocchio. Paracetamolo Sandoz e' indicato per adulti e adolescenti sopra i 15anni di eta'.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

POSOLOGIA
Posologia: dovrebbe essere usata la dose piu' bassa. Non eccedere la dose raccomandata per il rischio di gravi danni al fegato (vedere paragrafo 4.4 e 4.9). Paracetamolo Sandoz 500 mg compresse. Adulti e adolescenti di eta' pari o superiore a 15 anni (sopra i 55 kg di peso corporeo): iniziare con 1 compressa (500 mg di paracetamolo), se necessario2 compresse (1000 mg) alla volta, fino a un massimo di 6 compresse (3000 mg di paracetamolo) nelle 24 ore. Popolazione pediatrica. Adolescenti tra i 12 e i 15 anni (40-55 kg di peso corporeo): 1 compressa allavolta, massimo da 4 a 6 compresse nelle 24 ore. Bambini tra i 9 e i 12anni (30-40 kg di peso corporeo): 1 compressa alla volta, massimo da3 a 4 compresse nelle 24 ore. Paracetamolo Sandoz non e' raccomandatonei bambini sotto i 9 anni di eta'. La somministrazione ripetuta e' permessa, in funzione dei sintomi ricorrenti. L'intervallo di dosaggio minimo deve essere di 4 ore. Pertanto, quando i sintomi del dolore o della febbre si ripresentano, la somministrazione non puo' essere ripetuta prima che siano trascorse 4 ore. Paracetamolo Sandoz 1000 mg compresse. Adulti e adolescenti di eta' pari o superiore a 15 anni (sopra i55 kg di peso corporeo): iniziare con mezza compressa (500 mg di paracetamolo) e, se necessario, assumere 1 compressa (1000 mg); la dose massima giornaliera e' di 4 compresse (4000 mg di paracetamolo). La somministrazione ripetuta e' permessa, in funzione dei sintomi ricorrenti.Quando si utilizza una mezza compressa, l'intervallo di somministrazione deve essere di almeno 4 ore. Quando si utilizza una compressa intera, l'intervallo di somministrazione deve essere di almeno 6 ore. Pertanto, quando i sintomi del dolore si ripresentano, la somministrazionenon puo' essere ripetuta prima che siano trascorse 4 ore (mezza compressa) o 6 ore (compressa intera). Popolazione pediatrica. ParacetamoloSandoz non e' raccomandato nei bambini e adolescenti sotto i 15 anni.Danno renale: in caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta. Velocita' di filtrazione glomerulare: 10-50 ml/min; dose in mg di paracetamolo/intervallo di somministrazione minimo: 500 mg/6 ore. Velocita' di filtrazione glomerulare: <10 ml/min; dose in mg di paracetamolo/intervallo di somministrazione minimo: 500 mg/8 ore. Compromissione epatica: in pazienti con compromissione della funzione epatica o sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta o l'intervallo tra le dosi prolungato. La dose giornaliera non deve eccedere i 60 mg paracetamolo/kg di perso corporeo/giorno (fino a 2 g di paracetamolo/giorno) nei seguenti casi: adulti che pesano meno di 50 kg; insufficienza epatica da lieve a moderata; sindrome di Gilbert (itterizia familiare non emolitica); alcolismo cronico; disidratazione; malnutrizione cronica. Se il dolore persiste per piu' di 5 giorni o se la febbre persiste perpiu' di 3 giorni, o se i sintomi peggiorano, il trattamento deve essere interrotto e deve essere consultato un medico. Modo di somministrazione: uso orale. Le compresse devono essere deglutite con una quantita'sufficiente di acqua, oppure disciolte in una quantita' adeguata di acqua, mescolare bene e bere.

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE
L'uso prolungato o frequente non e' raccomandato. L'uso prolungato puo' essere pericoloso, se non sotto controllo medico. Per gli adolescenti trattati con una dose di paracetamolo pari a 60 mg/kg di perso corporeo/giorno, non e' consentito l'uso concomitante di altri antipiretici, fatta eccezione nei casi in cui si verifica una mancanza di efficacia. In caso di febbre alta, sintomi di un'infezione secondaria o se i sintomi persistono, deve essere consultato un medico. Si consiglia cautela quando paracetamolo e' somministrato in pazienti con: compromissione renale da moderata a grave; compromissione epatica (inclusa la Sindrome di Gilbert); epatite acuta; deficit di glucosio 6 -fosfato deidrogenasi; anemia emolitica; abuso di alcol; malnutrizione cronica; disidratazione; uso concomitante di medicinali che influenzano la funzionalita' del fegato (vedere paragrafo 4.5). La singola somministrazione per diverse volte di una dose superiore alla massima dose giornaliera puo' nuocere gravemente al fegato. In tali casi non si verifica alcuno stato di incoscienza; tuttavia in caso di sovradosaggio si deve consultare immediatamente un medico, anche se il paziente si sente bene, a causa del rischio di danno epatico grave, ritardato e irreversibile. Lemalattie del fegato latenti aumentano il rischio di danno epatico correlato al paracetamolo. I pazienti che hanno avuto compromissione dellafunzione epatica o renale dovrebbero consultare un medico prima di usare questo medicinale. Questo medicinale contiene paracetamolo. I pazienti devono essere avvisati di non assumere contemporaneamente altri medicinali contenenti paracetamolo, comprese associazioni di prodotti,a causa del rischio di danni al fegato gravi in caso di sovradosaggio(vedere paragrafo 4.9). Il rischio di sovradosaggio aumenta nei pazienti con patologia epatica acolica non cirrotica. In caso di alcolismo cronico, si consiglia cautela. In questi casi, la dose giornaliera di paracetamolo non deve eccedere i 2 grammi. Durante il trattamento con paracetamolo l'alcool non deve essere assunto. Sono stati riportati casi di compromissione epatica o insufficienza epatica in pazienti con deplezione del glutatione, come in pazienti con: grave malnutrizione; anoressia; basso indice di massa corporeo; sepsi. In pazienti con la deplezione del glutatione, l'uso di paracetamolo puo' aumentare il rischio di acidosi metabolica (vedere paragrafo 4.9). E' richiesta cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiche' sisono verificati casi di broncospasmo lievi come reazione crociata dopol'uso di paracetamolo. Dopo un uso prolungato (> 3 mesi) con qualsiasi tipo di analgesico assunto a giorni alterni o piu' frequentemente, puo' peggiorare o comparire mal di testa. Il mal di testa che e' causato da un uso eccessivo di analgesici (cefalea da uso eccessivo di farmaci) non deve essere trattato aumentando la dose di analgesico. Se si verifica o si sospetta questa situazione, l'uso degli analgesici deve essere interrotto e si deve richiedere un parere medico. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioe' essenzialmente "senza sodio".

INTERAZIONI
Il paracetamolo e' metabolizzato nel fegato, e quindi puo' interagirecon altre sostanze attive che seguono le stesse vie metaboliche o chesono in grado di inibire o indurre tali vie. L'epatotossicita' del paracetamolo potrebbe essere potenziato da un'assunzione cronica o eccessiva di alcol o da una somministrazione concomitante di medicinali cheinfluiscono sul fegato (vedere paragrafo 4.4). L'uso di induttori degli enzimi epatici, come barbiturici e antidepressivi triciclici, puo' portare ad un aumento della gravita' del sovradosaggio da paracetamolodovuto alla formazione aumentata e accelerata di metaboliti tossici. In caso di assunzione simultanea di induttori enzimatici deve essere prestata cautela (vedere paragrafo 4.9). La salicilammide puo' estenderel'emivita del paracetamolo. L'isoniazide puo' inibire il metabolismodel paracetamolo, cio' puo' potenziare la tossicita' epatica del paracetamolo. Il paracetamolo puo' aumentare in modo significativo l'emivita di cloramfenicolo. L'uso simultaneo cronico di paracetamolo e zidovudina aumenta la frequenza della neutropenia, probabilmente a causa diuna riduzione del metabolismo di zidovudina e a causa della prevenzione competitiva della coniugazione. Pertanto il paracetamolo e la zidovudina devono essere somministrati contemporaneamente solo su consigliomedico. L'effetto anticoagulante del warfarin e di altri cumarinici puo' essere aumentato dall'uso regolare prolungato del paracetamolo, conaumentato rischio di sanguinamento. L'uso occasionale di una dose diparacetamolo non ha alcun effetto significativo. Il tasso di assorbimento del paracetamolo puo' essere aumentato dalla metoclopramide o domperidone e ridotto dalla colestiramina. Il probenecid inibisce la coniugazione di paracetamolo con acido glucuronico e porta quindi ad una riduzione della clearance di paracetamolo approssimativamente del 50%. In pazienti che assumono contemporaneamente probenecid, la dose di paracetamolo deve essere ridotta. L'assunzione concomitante di paracetamolo e lamotrigina puo' ridurre la biodisponibilita' della lamotrigina, probabilmente per induzione del metabolismo nel fegato. L'efficacia della lamotrigina puo' essere ridotta. Interferenza con esami diagnostici: l'uso del paracetamolo puo' influenzare la determinazione di acido urico usando acido fosfotungstico e la determinazione di glucosio nel sangue usando glucosio ossidasi-perossidasi.

EFFETTI INDESIDERATI
Con i dosaggi terapeutici si verificano poche reazioni avverse. Le reazioni avverse al farmaco sono elencate di seguito, suddivise per classe sistemico-organica e per frequenza. Le frequenze sono definite come:molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000,<1/100), rara (>=1/10.000, <1/1000), molto rara (<1/10.000), non nota(la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Rara: agranulocitosi (dopoun uso prolungato), trombocitopenia, porpora trombocitopenica, leucopenia, anemia emolitica; molto rara: pancitopenia. Disturbi del sistemaimmunitario. Rara: reazioni allergiche (escluso angioedema); molto rara: ipersensibilita' (incluso angioedema, difficolta' nella respirazione, sudorazione, nausea, ipotensione, shock, anafilassi)*. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rara: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Rara: depressione, confusione, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Rara: tremore, cefalea. Patologie dell'occhio. Rara: disturbi della vista. Patologie cardiache. Rara: edema. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto rara: broncospasmo **. Patologie gastrointestinali. Rara: sanguinamento, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito. Patologie epatobiliari. Rara: funzionalita' delfegato anormale, aumento enzimi epatici, insufficienza epatica, necrosi epatica, itterizia; frequenza non nota: epatotossicita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: eruzione cutanea, prurito,eritema, orticaria, iperidrosi; molto rara: gravi reazioni alla pelle, esantema; frequenza non nota: pustolosi esantematica generalizzata acuta (AGEP), necrolisi epidermica tossica (TEN), dermatosi indotta dafarmaci, sindrome di Stevens-Johnson. Patologie renali e urinarie. Molto rara: piuria sterile (urina torbida), grave compromissione renale,nefrite interstiziale**, ematuria, anuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rara: capogiri (esclusovertigini), malessere, piressia, sedazione. ** Broncospasmo in pazienti sensibili all'acido acetilsalicilico o altri FANS (analgesico per asma). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazionedel medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: una grande quantita' di dati sulle donne in gravidanza nonindicano ne' malformazioni ne' tossicita' feto/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo puo' essere usato durante la gravidanza. Tuttaviadovrebbe essere usato alla dose efficace piu' bassa per il piu' brevetempo possibile e con la piu' bassa frequenza possibile. Allattamento: il paracetamolo viene escreto in piccole quantita' nel latte materno. Nei neonati allattati al seno non e' stato riportato alcun effetto.Il paracetamolo puo' essere usato durante l'allattamento, purche' nonvengano superate le dosi raccomandate.
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