In questo articolo vedremo come migliorare la microcircolazione, un processo del nostro corpo che deve essere salvaguardato e mantenuto al meglio. In quanto, una microcircolazione compromessa, può essere causa di patologie pericolose per lo stato di salute del nostro organismo. Pertanto è bene mettere in atto azioni o cure adatte a migliorare la microcircolazione, per renderla fluida e riattivarla, contrastando le cause e facendo attenzione ai sintomi.
La microcircolazione si riferisce alla rete capillare dei vasi sanguigni, venosi e arteriosi, che confluiscono fino agli estremi del nostro corpo. In questo modo, tramite il microcircolo, è possibile portare a tutto l’organismo, tramite il sangue, ossigeno, nutrienti e anche i principi attivi di ciò che assumiamo (come anche farmaci o integratori alimentari).
Ma per poter migliorare la microcircolazione è necessario, prima di tutto, capire il proprio stato di salute e riconoscere i sintomi che segnalano un cattivo microcircolo:
- gambe, caviglie, piedi gonfi e doloranti;
- formicolio e dolore durante piegamenti o normali movimenti;
- stanchezza fisica e pesantezza degli arti inferiori;
- spossatezza generale;
- macchie sulla pelle e arti freddi, come mani e piedi;
- caduta dei capelli;
- metabolismo rallentato.
Altri fattori che indicano la necessità di migliorare la microcircolazione possono essere dettati da forti stress fisici e mentali: depressione e nervosismo, insonnia o patologie come il diabete, che possono diventare esse stesse una causa di un microcircolo alterato.
Ricordiamo inoltre, che ci sono degli stati fisici momentanei che possono modificare il giusto flusso del sangue nella microcircolazione. Basti pensare ad una gravindanza o alla menopausa, a cure cortisoniche o di altro tipo, chemioterapie o semplicemente a una prolungata e deleteria sedentarietà.
È importante verificare, anche grazie al proprio medico curante, il proprio quadro clinico, per capire un’eventuale gravità dello stato di compromissione della nostra microcircolazione.
Di seguito, vedremo come migliorare la microcircolazione del nostro corpo, soprattutto delle gambe, grazie all’ausilio di attività sportive e l’assunzione di farmaci mirati al microcircolo.
Movimento
Ecco che il movimento è il primo grande supporto per migliorare la microcircolazione delle proprie gambe, soprattutto se dettata da cattive abitudini alimentari e da uno stile di vita sregolato.
Non è espressamente obbligatorio frequentare una palestra o fare un’attività fisica altamente stimolante che, oltretutto, potrebbe essere deleteria in casi di salute critici, che condizionano una buona microcircolazione. Ma iniziare brevi passeggiate giornaliere, praticare yoga o fare esercizi mirati di stretching, sono attività leggere adatte, che risvegliano l’organismo. Sono molto utili, se non indispensabili, per migliorare la microcircolazione di una rete capillare poco elastica e compromessa.
Le attività sportive in genere, fanno bene alla salute e agiscono in modo positivo su tutto l’organismo. Ma è importante evitare allenamenti intensivi o troppo stimolanti per gli arti inferiori, nel caso in cui si soffra di una scarsa microcircolazione. In quanto, in questi casi, può essere l’allentamento stesso una causa che peggiora lo stato del microcircolo, contrastandolo, invece di migliorare la microcircolazione.
Ma ecco altre ottime pratiche da mettere in lista, insieme al movimento costante e quotidiano, da praticare per riuscire a migliorare la microcircolazione delle proprie gambe:
- alzarsi dalla sedia ogni mezz’ora, se si sta troppe ore seduti durante la giornata;
- trovare anche soli 5 minuti di tempo per tenere sollevate le gambe, in modo da allentare la pressione delle vene e favorire il ritorno del sangue al cuore;
- bere molta acqua e drenare il più possibile;
- utilizzare calze a compressione graduata, nei casi di estrema necessità.
Il movimento è un alleato indispensabile per migliorare la microcircolazione e può essere ulteriormente ottimizzato seguendo queste semplici indicazioni. Ma, un’altra buona parte risolutiva, oltre all’attività fisica, è dettata dall’evitare alcool e fumo, migliorando anche lo stile alimentare, evitando cibi grassi, fritti e con troppe calorie.
Nei casi sia necessario migliorare la microcircolazione, a causa di patologie e problemi riscontrati più gravi, ecco che l’ausilio di medicinali è auspicabile. Vediamo perché.
Farmaci per il microcircolo
Nei casi di difficoltà patologiche della microcircolazione, è necessario assumere farmaci, e spesso anche integratori, per il microcircolo. In quanto, una forte compromissione della microcircolazione, può causare, nei casi più gravi, trombosi, ictus e infarti, mettendo letteralmente a rischio la propria salute.
I farmaci per migliorare la microcircolazione sono studiati e indicati dal proprio medico curante. Consigliati anche nei casi di persone che soffrono di ipertensione arteriosa, diabete mellito o colesterolo alto. Tra le cure farmaceutiche più utilizzate, spesso è necessario scegliere farmaci per il microcircolo che agiscono da vasoprotettori. In modo da poter contrastare l’insufficienza venosa e la fragilità della rete capillare. In questo caso, possono venire consigliati farmaci quali Arvenum o Daflon, per esempio.
Per contrastare la cattiva circolazione, ecco che farmaci come la Diosmina, sono adatti a far fluidificare il sangue, evitando coaguli e facendolo scorrere in modo corretto, anche nei capillari più piccoli. Tramite l’assunzione di farmaci o integratori specifici, è possibile inoltre proteggere i vasi sanguigni, per migliorare la microcircolazione, ed evitare l’ossidazione cellulare. Ecco che prodotti come il Centellase, sono adatti anche a contrastare formicolio, dolore, gonfiore e crampi notturni. Ad azione antinfiammatoria e antitrombotica, ecco che il farmaco Hirudoid è adatto a contrastare ed evitare un lento e denso microcircolo.
Sono utilissimi anche gli integratori alimentari, da associare ai farmaci per migliorare la microcircolazione, a base di mirtillo, ginkgo, uva grape, fegato di merluzzo, omega 3, vitamine e sali minerali. Tutti adatti a fluidificare il sangue, contrastare l’ossidazione cellulare e drenare, eliminando anche tossine e scorie che, invece di migliorare la microcircolazione, se rimangono presenti, appesantiscono e otturano il passaggio venoso e arterioso, soprattutto nella rete capillare.
Da associare ulteriormente alle cure farmacologiche, può essere consigliato valutare anche delle terapie vascolari riabilitative, attuate tramite dei magneti che agiscono grazie a delle particolari frequenze d’azione.
Ultime ma non per ultime, esistono in commercio pomate e creme, sia farmacologiche che di origine naturale, da applicare sulle gambe. Grazie alla loro azione rinfrescante, lenitiva e stimolante, agiscono fino in profondità per riattivare e migliorare la microcircolazione. Tolgono inoltre il dolore e la sensazione di pesantezza. Queste creme, da utilizzare come supporto e ausilio, curano il sintomo ma difficilmente agiscono sulla causa. La quale, abbiamo visto, va contrastata con metodi più specifici, per poter riequilibrare il microcircolo.
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